I vantaggi del Modello TQM sono visibili: l’approccio completo e strutturato alla gestione organizzativa della qualità permette di semplificare le operazioni e diminuire le spese legate a prodotti difettosi.
Spesso il costo della qualità, ma soprattutto della non qualità (non conformità, reclami, ecc.), è difficilmente misurabile e quindi anche riducibile. In generale, COPQ, o costo della non qualità, può venir classificato anche come tangibile (semplice da vedere) e intangibile (difficile da vedere). Si può pensare a COPQ come ad un iceberg. La parte più grande dell’iceberg è sott’acqua, dove non si può vedere.

Attraverso l’analisi dei costi della qualità è possibile prioritizzare ed indirizzare le attività di riduzione dei costi della qualità.
Dopo l’individuazione dei punti di controllo, si verifica per ognuno la presenza di idonee informazioni documentate relative ai risultati da conseguire e relative all’attuazione dell’attività di monitoraggio e misurazione nella modalità appropriata, per verificare che i criteri per il controllo dei processi o degli output, e i criteri di accettazione di prodotti e servizi, siano soddisfatti in una logica di qualità ed efficienza.
Gli interventi previsti saranno incentrati da un lato sul miglioramento delle attuali e la messa a terra delle nuove procedure e modalità di controllo mantenendo contestualmente un’ottica di efficienza; dall’altro l’eradicazione/riduzione delle principali cause di difettosità allo scopo di migliorare il coefficiente di FPY.
Questo approccio consentirà di ridurre i costi della non qualità consentendo progressivamente di raggiungere il ‘bilanciamento ideale’ tra costi di prevenzione e di failure (quality level for minimum quality costs).
