Con la delocalizzazione delle produzioni di serie nei paesi low cost, le aziende che lavorano per commessa rappresentano una opportunità per sfruttare il patrimonio di creatività, esperienza, cultura e conoscenza dei processi che ancora risiede nelle nostre aziende.
Fare prodotti unici è intrinsecamente una caratteristica distintiva italiana.
Spesso si crede che il TPS non sia adatto a questo tipo di aziende perché nasce dall’esperienza di Toyota dove ci sono lotti e ripetitività.
È qui che entra in gioco questo modello testato nel tempo che declina in chiave snella l’organizzazione delle aziende ETO al limite BTP (Business to Person).
Mike Rother spiega come Ford, il nemico giurato di Toyota, fosse in realtà all’inizio intrinsecamente lean ma poi sia passato al lato oscuro della forza. E lo ha fatto quando ha iniziato a “copiare” GM e il suo leader carismatico Alfred Sloan, lo stesso che diceva:“Il nostro business non è fabbricare automobili, è fare soldi”
I tre principi manageriali che hanno portato Ford a perdere la sfida con Toyota si possono riassumere in:
A pensarci bene, molte delle aziende che lavorano per commessa un po’ ragionano ancora così..
Da qui è partita l’esplorazione delle principali discipline di management alla ricerca di qualcosa di specifico per le aziende BTO che però non abbiamo trovato ma, rielaborando e adattando alcuni aspetti di ognuna di esse ne è uscita una sintesi che in effetti ha dimostrato sul campo la sua validità.
Naturalmente e non a caso cominciamo da Toyota e nello specifico da Hitozukuri (l’arte di far crescere le persone). Il progetto viene fatto dalla passione delle persone, e la passione si accende quando si riesce a lavorare nella zona di intersezione tra gli obiettivi personali e quelli aziendali. Ricordiamoci di non dare mai nulla per scontato, di spendere il tempo necessario per condividere il percorso perché la noia non è fare sempre le stesse cose, ma non sapere il perché le si sta facendo.
La quinta disciplina ci ha insegnato a vedere le interrelazioni circolari anziché delle catene lineari causa effetto. Siamo abituati a fare a fette i problemi per poterli gestire meglio, ma corriamo il rischio di perdere le interrelazioni tra le parti. L’azienda è unica e il cliente vede una sola entità. Siamo noi che per comodità abbiamo deciso di suddividerci i compiti per funzioni.
Con la teoria dei vincoli ci preoccupiamo di capire dov’è, qual è e soprattutto come si sposta il collo di bottiglia al variare del mix di prodotto. I colli di bottiglia diventano scorrevoli perché in un processo, come in una catena, la resistenza dell’insieme dipende dalla resistenza dell’anello più debole.
Anche la filosofia 6 Sigma, seppur sviluppata in modo dichiarato per contesti ad alta ripetitività, ci corre in aiuto. “Ma noi facciamo ogni volta cose diverse, da noi è impensabile di fare degli standard”. Il trucco è scomporre i contenuti di lavoro in sotto fasi, e definire gli standard a livelli di sotto fasi che devono necessariamente essere standard larghi. Combinando, o forse dovrei dire configurando le attività elementari è possibile avere una stima abbastanza precisa del tempo che serve e quindi fare una pianificazione di massima anche delle attività di ufficio.
Dall’India, ma in verità incubata nell’università del Wisconsin, la teoria del quick response manufacturing mette al centro il tempo di attraversamento come unico vero driver. Secondo gli studi di Suri, dimezzare il tempo di attraversamento significa ridurre del 25% i costi generali. In ogni caso la priorità sul tempo di attraversamento necessariamente rende non coerente la saturazione degli impianti.
Infine, il fattore forse più importante per innescare il processo è la leadership. Leadership è ciò che accade quando non siamo in azienda e per svilupparla servono i valori dell’azienda. Riprendendo quanto ci ha detto il prof. Marco Vitale, le aziende hanno un ruolo sociale e il loro successo dipende da quanto riescono a migliorare la vita dei clienti in primis ma anche dei propri dipendenti.
Riassumiamo i 6 i fattori abilitanti la metodologia del Build to Order:
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