Innovation Fair 2023

9 Giugno 2023
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UniSMART
Fondazione Università degli Studi di Padova

Padova, giovedì 8 giugno 2023

Ieri abbiamo avuto il piacere e l'onore di intervenire assieme al prof. Fabrizio Dughiero e ai proff. Duncan Casey e Madeleine Nichols di Spin Up Science alla sessione di Innovation Talk prima della tavola rotonda dove sono intervenuti diversi stakeholders dell'ecosistema dell'innovazione padovano.

L’ecosistema dell’innovazione di Padova

Siamo immersi in un'era digitale, un'epoca dove la velocità del cambiamento è sorprendente. Viviamo nell’era della IV rivoluzione industriale, che si distingue dalle precedente per la velocità: fino alla terza rivoluzione industriale abbiamo assistito ad un'evoluzione lineare, ora l’evoluzione è esponenziale.

L'innovazione, in questo contesto, non è solo desiderabile, è vitale. È la linfa vitale delle imprese di successo, il motore che alimenta la nostra economia in continua evoluzione.

Imprenditori e manager che vogliono essere innovativi devono rispondere a tre domande:

  1. Come individuare le opportunità che ci consentono di ottenere un vantaggio competitivo per il futuro?
  2. Come possiamo essere veloci (o più veloci) nell’introduzione nel mercato dell’innovazione?
  3. Come introdurre una cultura e una organizzazione che sostenga l’innovazione?

Ma prima ancora c’è un punto a nostro avviso fondamentale: la creazione di una Visione e la sua comunicazione a tutta l’organizzazione. Creare una visione significa individuare innanzitutto quali sono le iniziative più promettenti e va scelto il tipo di innovazione che può facilitare l’entrata dell’azienda tra gli Innovatori.

L'innovazione non si limita alla tecnologia, anche se la tecnologia è spesso il volto più visibile.

Le aziende hanno molteplici opzioni nell’attivare un processo mirato all’innovazione:

innovazione incrementale: aumentare la qualità/funzione dei prodotti e in generale migliorare le prestazioni per incidere nel mercato esistente

espandersi su nuovi business: come ad esempio cercare la convergenza dei mega trend  che accelerano nuovi modelli di business come ad esempio la mass customization o dalla servitization

Innovazione radicale: ovvero creare qualcosa che prima non esisteva o meglio anticipare il mercato (apple, tesla, chat GPT)

Innovare significa assumersi dei rischi. Significa sperimentare, apprendere dall'errore, fallire e riprovare. Significa avere il coraggio di mettere in discussione le idee consolidate e di esplorare nuove vie.

È chiaro comunque che in funzione del percorso scelto, esso comporta l’assunzione di un certo rischio, ma il ritorno economico maggiore allo stesso tempo si ha dove il rischio è maggiore e dove l’innovazione consiste nel modificare il contesto stesso o crearne uno nuovo intervenendo contestualmente sul prodotto.

Creata e comunicata la visione il secondo punto è la creatività. Per innovare serve creatività. Si parla spesso dell’idea, secondo il pensiero comune la creatività non può coesistere con la strutturazione e noi ci siamo fatti l’opinione che l’innovazione non può essere strutturata. Paradossalmente tutti questi opposti sono veri e necessari.

Questa strutturazione avviene attraverso il cosiddetto funnel dell’innovazione. La definizione di funnel è importante, si parte da molte idee per arrivare all’"uscita dell'imbuto" con il lancio sul mercato di quelle che reputiamo migliori per i risultati che ci faranno ottenere. Nella nostra esperienza le aziende commettono l’errore di trasformare il funnel in un tubo: raccolgono poche idee e pensano di lanciarle tutte sul mercato!

Dobbiamo essere capaci di alimentare il processo con un numero elevato di idee, scegliere quelle migliori e lanciare solo quelle che alla fine dello sviluppo riconosciamo avere la possibilità di ottenere successo.

Abbiamo introdotto una fase ulteriore ‘+ 1’ rappresentata dal collegamento al Business,  che può essere rappresentato dalla crescita del fatturato o del profitto generato dai nuovi prodotti e servizi.

Per questo è importante prima di tutto capire da dove si parte, a tal fine vi proponiamo un indicatore e una matrice:

Una misura dello stato attuale fornisce una comprensione comune e collettiva, che stabilisce una base da cui partire per migliorare. Per l’innovazione due indicatori fondamentali da cui partire sono:

  1. Il contributo al fatturato dei progetti di R&D che va confrontato con quello delle aziende più innovative del proprio settore industriale (almeno 10% di contributo per essere considerati innovativi).
  2.  Il posizionamento dei progetti sulla matrice Tecnologia-Mercato. Posizionando i progetti in base al livello di Innovazione tecnologica (da incrementale a radicale) e rispetto all’innovazione per il mercato (da nessun nuovo beneficio introdotto fino ad arrivare a ‘creare’ nuovi bisogni che nessuno avrebbe nemmeno pensato di poter avere’ posso capire se la mia strategia per l’innovazione è ‘difensiva’ collocandosi molto in basso su entrambe gli assi, o è estremamente aggressiva con un posizionamento molto alto o infine se mi colloco in un’area intermedia, quello che si chiama posizionamento bilanciato. Se si vuole Innovare davvero non ci si può posizionare in basso , ma in alto a sinistra, perché l’innovazione si fa con il rischio e non è sufficiente essere bilanciati.

Per rispondere alle 3 domande che ci siamo posti in partenza, possiamo introdurre delle Metodologie specifiche.

In primis il sistema di Portfoglio Management con l’introduzione del Comitato di Innovazione per la selezione e prioritizzazione delle idee e il lancio dei progetti in linea con la strategia aziendale e il mercato.

Portfoglio Management è il sistema necessario per governare il funnel dell’innovazione introdotto prima.

Il processo di Portfolio Management, secondo la nostra visione, può essere costituito da quattro fasi: anticipazione, visione, comprensione e sviluppo. Inoltre, le aziende possono scegliere a loro piacimento tra tutta una serie di metodologie per ottenere un supporto in ogni fase: dal design thinking, alla Lean e Agile ...

Sebbene la libertà di esplorare sia fondamentale per innovare, operiamo in un contesto di business che deve generare profitto per sopravvivere e qualunque sia il modello e le metodologie applicate  ogni volta che supportiamo un'azienda nel percorso verso l’innovazione, invitiamo a considerare business come obiettivo finale.

In sostanza, partiamo dalla necessità di crescita del business, individuiamo il numero e la tipologia di progetti necessari per realizzarli, es. 10 stimando il contributo di ogni progetto al raggiungimento del risultato, classifichiamo i progetti in base al rischio e al contenuto di lavoro (classificazioni in BIN), verifichiamo se  abbiamo le risorse e le competenze per realizzarli e in caso contrario o introduciamo nuove risorse o dobbiamo rinunciare a una parte del Business.

Una volta selezionati i progetti e definita la cadenza nell’introdurli possiamo applicare le metodologie di Lean e Agile  Project Management per realizzarli.

Utilizziamo la Lean su progetti più innovativi mentre utilizziamo l’Agile sul resto (l’agile lavora bene dove ci sono requisiti chiari per ogni sprint. Nei progetti innovativi non conosciamo sin dall'inizio quello che vogliamo o possiamo ottenere ed i requisiti del prodotto o del servizio che si sviluppa arriveranno  mano a mano e dovranno essere gestiti con la logica del just in time, tipicamente Lean).

In conclusione, possiamo affermare che l'innovazione non è un'opzione, è una necessità. È la chiave per la sopravvivenza e per il successo nel mondo degli affari odierno.

Vi incoraggiamo a cogliere l'opportunità che l'innovazione offre. A sfruttare le nuove tecnologie, a sfidare lo status quo, ad essere audaci ed a sperimentare. Vi è sempre più bisogno di creare un ambiente in cui l'innovazione può prosperare, in quanto non è solo la chiave del successo, è la chiave del futuro.

Gianni Dal Pozzo, Amministratore Delegato CONSIDI

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